La chirurgia in Italia sta assistendo a un crescente ingresso di donne nel settore. Secondo i dati del MIUR del 2019, le donne rappresentavano il 46% degli iscritti nelle specializzazioni chirurgiche. Tuttavia, nonostante questo incremento, persistono significative disparità di genere e sfide professionali per le chirurghe italiane.
Una vasta indagine nazionale, condotta da Women in Surgery Italia (WIS), ha rivelato che le chirurghe italiane affrontano discriminazione di genere, inclusi episodi di molestie sessuali e microaggressioni. Il sondaggio, basato su un questionario di 83 domande, ha coinvolto 3242 partecipanti, di cui il 57% è stato incluso nell’analisi. Tra questi, il 66% erano chirurghi specialisti e il 34% specializzandi in chirurgia.
I risultati mostrano che il 61% dei chirurghi e il 64% degli specializzandi ritengono di essere trattati diversamente a causa del loro genere. Il 57% dei chirurghi e il 65% degli specializzandi hanno riportato episodi di molestie sessuali. Nonostante queste sfide, l’84% dei chirurghi e l’87% degli specializzandi sceglierebbero ancora una carriera chirurgica se ne avessero l’opportunità.
Le preoccupazioni principali includono il carico di lavoro amministrativo, la formazione chirurgica inadeguata e lo squilibrio tra vita lavorativa e privata. Queste sfide evidenziano la necessità di iniziative e politiche volte a promuovere un ambiente più inclusivo e di supporto per le donne nella chirurgia.